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Recupero coatto del credito di mantenimento. Il sequestro dei beni e l'esecuzione forzata mobiliare-immobiliare e presso terzi. Le opposizioni
Francesco Ferroni
L’autore offre una sintesi esplicativa e critica delle regole processuali poste nel nostro ordinamento a tutela del diritto di credito al mantenimento e si si sofferma sull’attualissimo tema della ripetibilità o meno di quanto versato a titolo di mantenimento qualora, con successivo provvedimento, tale diritto venga revocato o ridotto nel suo ammontare.
The author offers a clarifying and critical summary of the procedural rules set out in our system to protect the right to maintenance and, his focuses on the very topical issue of refunding or not the amount paid by maintenance if, with a further measure, this right is revoked or reduced in its amount.
Keywords: maintenance credits – debt collection – assets seizure – forced enforcement
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Sommario:
1. Il credito al mantenimento: caratteristiche e particolarità - 2. Il quadro normativo - 3. La 'controesecuzione'
1. Il credito al mantenimento: caratteristiche e particolarità
Scopo del diritto processuale civile e delle norme che disciplinano il procedimento giurisdizionale è quello di decidere una controversia in applicazione delle regole di diritto sostanziale. Dinanzi al fallimento della norma di diritto sostanziale, il processo rappresenta il mezzo con cui lo Stato è chiamato ad intervenire per reprimere d’autorità l’illecito e così adeguare lo stato di fatto antigiuridico a quello di diritto doveroso, l’essere al dover essere. Sia nell’interesse privato della parte che in quello pubblico dell’Ordinamento. Questo imprescindibile collegamento teleologico fra diritto sostanziale e processuale indica la via che il legislatore prima ed il giurista poi debbono seguire. Il primo riguardo alla costruzione del sistema normativo delle tutele giurisdizionali – cognitive, cautelari ed esecutive – il secondo nella sua attività volta all’interpretazione delle norme di diritto [continua ..]
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2. Il quadro normativo
Il quadro normativo è molto complesso e si è stratificato nel tempo a seguito di successivi interventi legislativi. Il nostro Legislatore processuale non ha predisposto un unico procedimento giurisdizionale, a contenuto cautelare (artt. 669 bis ss. c.p.c.) o a vocazione sommaria (artt. 633 ss. c.p.c.) o esecutiva (artt. 474 ss. c.p.c.), a tutela del diritto al mantenimento nelle diverse situazioni che si possono porre, ma ha preferito interventi specifici e settoriali o costruiti per relationem ad altre norme previste per diverse situazioni, così come è avvenuto – come detto, in base ad una non condivisibile ideologia omologatoria – nel caso della legge Cirinnà. L’interprete si trova così a fronteggiare un articolato catalogo, una sorta di “florum sparsio” di tutele giurisdizionali, quando sommarie/cautelari, quando propriamente esecutive, previste singolarmente per i diversi ambiti [continua ..]
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3. La 'controesecuzione'