Poche parole per ringraziare il prof. Lorenzo Picotti.
Con grande impegno e dedizione all’AIAF ancora una volta ci conduce nel campo del diritto penale, affrontando un tema, la violenza e i maltrattamenti nelle relazioni familiari, purtroppo al centro della vita quotidiana e non solo dell’attenzione dei mass media.
A quanto da lui tratteggiato, con trasparente ed efficace semplicità, nell’introduzione ai lavori di questo numero della Rivista, aggiungo alcune brevi notazioni che traggo dalla relazione della dott.ssa Elvira Vitulli, Sostituto Procuratore della Repubblica presso il Tribunale di Verona:
«E poi opportuno evidenziare come, parlando di vittime di violenza domestica, si sia portati automaticamente a pensare che si tratti di donne, mogli, compagne o conviventi.
Benché statisticamente più frequenti siano le donne, vittime di maltrattamenti possono tuttavia essere, ovviamente i fanciulli, ma anche, talvolta, gli uomini, e purtroppo più spesso gli anziani, o comunque i genitori di soggetti nella maggior parte dei casi problematici o con storie di dipendenza, forse i casi più difficili e penosi da trattare.
Va, infine, sottolineato come sia errato pensare che il fenomeno dei maltrattamenti si verifichi esclusivamente o prevalentemente in ambienti culturali ed economici poveri, o tra le minoranze etniche; tutt’altro: benché la sussistenza di problematiche economiche, di alcolismo o l’appartenenza a una cultura che ancora non riconosce il concetto di parità sessuale costituiscano un terreno fertile per i comportamenti vessatori, in genere il fenomeno delittuoso si presenta assolutamente trasversale, presente in ogni fascia sociale, economica, a prescindere dalle culture o dalle religioni».
Quello della dott.ssa Vitulli è un osservatorio privilegiato: consente di spostarci dalle enfasi mediatiche e ci porta sul fronte della quotidiana sofferente normalità, dove, concordo con il prof. Picotti «l’esigenza di efficacia degli interventi non deve andare a detrimento delle garanzie fondamentali del sistema penale. Per questo il ruolo dell’avvocato assume un ruolo essenziale, quale tecnico portatore della esigenza di difesa dei diritti fondamentali che vengono in gioco, sia sul versante della persona offesa, che su quello dell’imputato. In entrambi i ruoli è essenziale la compiuta e approfondita conoscenza delle norme che regolano la materia, la cui incessante evoluzione richiede un permanente impegno di studio e aggiornamento professionali, al quale la nostra associazione certamente contribuisce».
Anche per averci offerto questa preziosa opportunità Lo ringraziamo.