Prosegue con questo numero della rivista la pubblicazione dei contributi dedicati alla Riforma processuale del 2022. La nostra associazione ha dedicato molteplici eventi formativi alla c.d. Riforma Cartabia che hanno visto implicati numerosi relatori con successo di partecipanti, che hanno contribuito a fornire un panorama anche delle prime applicazioni giurisprudenziali, oltre agli approfondimenti dottrinali.
Uno dei fili conduttori che unisce diversi contributi qui pubblicati è dato dalla volontà del legislatore di trovare soluzioni alternative alla giurisdizione per alleggerire il carico dell’autorità giudiziaria. In tale contesto va ricondotto l’intervento normativo volto ad attribuire al notaio la competenza, concorrente con quella dell’autorità giudiziaria, di rilasciare l’autorizzazione richiesta per la stipula di atti pubblici e scritture private autenticate nei quali interviene un minore, interdetto, inabilitato o un beneficiario di amministrazione di sostegno ovvero aventi ad oggetti beni ereditari. Il contributo del Notaio Carolina Miglionico ben analizza la disciplina introdotta dall’art. 21 del d.lgs. n. 149/2022, soffermandosi sulle caratteristiche della nuova funzione conferita al Notaio (da lei ritenuta una competenza diretta al Pubblico Ufficiale priva di natura giurisdizionale), sull’istruttoria da svolgersi a fronte della proposizione dell’istanza di autorizzazione, sulla portata del provvedimento di autorizzazione e di quello di diniego e sulla reclamabilità di tali atti, evidenziando lo sfalsamento temporale fra il termine per la proposizione del reclamo (10 giorni) e quello per l’acquisizione di efficacia dell’autorizzazione (20 giorni).
Nell’ottica di favorire il raggiungimento di un accordo tra le parti coinvolte nelle diatribe familiari al di fuori della sede contenziosa va inquadrato l’ampliamento delle materie e dei soggetti in tema di negoziazione assistita familiare e il favore verso la mediazione familiare, tanto che il giudice ex art. 473 bis.10, 1° comma, c.p.c. può in ogni momento informare le parti della possibilità di avvalersi di tale strumento, invitandole a rivolgersi ad un mediatore.
I contributi dell’avv. Ignazia Satta, della dott.ssa Chiara Vendramini con l’avv. Daniela Rodella affrontano con spiccata chiarezza le novità della Riforma rispettivamente nell’ambito della negoziazione assistita familiare e della mediazione familiare. In particolare la prima autrice si sofferma con forte taglio pratico, unito ad un’abile capacità analitica di indagine, sul ruolo dell’avvocato e sugli aspetti ancora problematici, quali in via esemplificativa i trasferimenti immobiliari e l’attività istruttoria stragiudiziale. Secondo l’avv. Satta la c.d. giurisdizione forense, benché notevolmente estesa attribuendo all’avvocato [continua..]